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È una riproposizione del vecchio dibattito tra apocalittici e integrati, di echiana memoria: l’ ebookucciderà l’editoria su carta stampata o i due mezzi riusciranno a convivere, ciascuno con il proprio pubblico e modalità di fruizione? Gli ultimi dati di settore provenienti dagli Usa sembrano dare ragione alla seconda ipotesi. È vero, le vendite di ebook crescono a ritmi più elevati rispetto a quelle del canale tradizionale. Stando al report annuale 2013 di BookStats Survey, il giro d’affari per i romanzi e la narrativa in formato digitale vale circa 1,8 miliardi di dollari negli Stati Uniti, con un aumento del 42% nell’ultimo anno. I saggi e i volumi non-fiction, invece, sono cresciuti del 22% e generano un fatturato di 484 milioni di dollari. Ma soprattutto nell’ultimo anno si è raggiunto un traguardo importante: in America, un libro su cinque viene venduto in formato ebook.

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Se i libri digitali crescono, non vuol dire che la carta stampata soffra. Secondo il report, paperback e brossurati non hanno perso quote di mercato. Al contrario, le vendite sono salite nel 2012 a 5 miliardi di dollari dai 4,9 miliardi del 2012. Quel che è certo, invece, è che le librerie tradizionali stanno soffrendo dinanzi al boom dei rivenditori online. Non importa che il formato sia cartaceo o digitale, i grandi marketplace sul web hanno registrato un boom delle vendite di libri del 21% a 240,7 milioni di dollari. Viceversa, i rivenditori fisici hanno visto il giro d’affari contrarsi del 7% a 7,5 miliardi di dollari. 

E in Italia? Gli ultimi trend di mercato sono descritti da una ricerca Nielsen presentata dall’Associazione italiana editori al recente Salone del Libro di Torino. Le vendite di ebook sono cresciute del 300% tra gennaio e aprile. Il boom è innegabile, ma il mercato italiano è ancora arretrato rispetto alle controparti anglosassoni e così gli ebook rappresentano una fetta marginale delle vendite di libri, pari ad appena il 3% del totale. Gli acquirenti che utilizzano il canale online sono 1,9 milioni in tutta Italia, e circa 14,5 milioni leggono notizie e riviste direttamente via Web. 

La diffusione degli ebook ha anche un effetto collaterale benefico per il mercato dell’editoria: il ritorno delle piccole case editrici, che proprio grazie al formato digitale sono oggi in grado di tradurre, distribuire e vendere libri sul mercato internazionale a prezzi competitivi rispetto ai grandi colossi dell’editoria tradizionale. Insomma, non sarà l’ebook ad uccidere l’editoria: al più, determinerà uno spostamento di risorse verso il digitale. Ma di certo a risentirne saranno le librerie vecchio stile. Tanto che il re dell’horrorStephen King ha deciso di non cedere i diritti per la versione ebook del suo nuovo libro, Joyland, in uscita a giugno. La ragione? Secondo lo stesso King, è da ricercarsi in un mix di nostalgia per il buon vecchio libro e di volontà di aiutare le librerie tradizionali a non perdere parte degli incassi a vantaggio

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