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Casciana Terme è un piccolo comune di origine etrusca, nascosto fra le colline pisane, e conosciuto soprattutto per i benefici termali. Fu, secondo la tradizione locale, Matilde di Canossa che scoprì le virtù dei bagni nelle acque calcico-sulfuree a 37 °C. La contessa Matilde aveva infatti un merlo piuttosto in là con gli anni. Un giorno la nobildonna notò come questo fosse all’improvviso ringiovanito. Si muoveva meglio. Le piume erano di colore più intenso. Il becco scintillante. Lo fece subito seguire e scoprì che si andava ogni giorno a bagnare nelle acque di Casciana. E così il merlo divenne il simbolo del luogo, iniziando ad apparire nell’araldica civica e nelle decorazioni. Ed è proprio qui, nella terra del merlo che il gruppo quARte (Quantum Art + Augmented Reality + Territory), di cui fa parte l’ADAM Accademia delle Arti di Macerata, ha deciso di darsi appuntamento per i tre giorni, dal 31 maggio al 2 giugno 2013, dedicati all’exhibition-conference: “Arte quantistica e realtà aumentata: verso orizzonti di ben-essere”.

augmented world‘s insight:

Sabato 1° giugno è stato un susseguirsi serrato di interventi dedicati alla realtà aumentata e alle sue molteplici narrazioni. Partendo dal lavoro di Poesia di strada in realtà aumentata, realizzato da Giuliana Guazzaroni per ADAM Accademia delle Arti di Macerata, il panel ha visto sei relatori chiamati a costruire insieme una conoscenza più approfondita della realtà aumentata e delle sue molteplici declinazioni (nell’arte, nella scrittura, nella scienza, nella medicina, nell’educazione ecc.). All’inizio si sono alternati nella narrazione Mirco Compagno e Giuliana Guazzaroni.

Mirco Compagno, direttore Ricerca e sviluppo di Think Space sagl, ha presentato un intervento dal titolo: “La realtà aumentata, un nuovo oggetto comunicativo e le realtà mutanti”. Affermando che le ricadute della realtà aumentata non si limitano al marketing non convenzionale, ma vanno nella direzione di una nuova definizione di medium tecnologico. La realtà aumentata non è solo una tecnologia grazie alla quale la percezione del mondo dell’utente viene amplificata dalla sovrapposizione e integrazione degli oggetti virtuali generati dal computer in tempo reale, ma è un nuovo oggetto comunicativo, con un proprio linguaggio e con il quale si va a re-interpretare la realtà portandola a uno stato di continua mutazione. La presentazione è stata arricchita da esempi pratici, manipolazioni e anticipazioni performative per il pubblico presente in sala.

Giuliana Guazzaroni ha presentato: “Piegare la tecnologia alla creatività. Superfici specchianti, gesti, forme e linguaggi non scontati. Le narrazioni della realtà aumentata”. Dispositivi mobili e realtà amplificata possono rappresentare punti di accesso per navigare la città, per osservare diversi strati di realtà, per ridisegnare la geografia urbana ed esplorare l’ambiente reale. Sono un viaggio emozionale per osservare anche i luoghi familiari da diverse prospettive e angolazioni: uno slittamento continuo tra due mondi (reale e virtuale), un invito alla partecipazione, alla riflessione e riscoperta creativa degli spazi pubblici. “Poesia di strada in realtà aumentata” sono percorsi urbani esperienziali per coinvolgere cittadini, studenti e turisti e avvicinarli all’arte contemporanea e alle peculiarità del territorio. Con un cellulare in mano la visita a luoghi di interesse culturale può offrire esperienze didattiche adatte a molteplici esigenze di apprendimento e cittadinanza come viene rilevato dalle sperimentazioni del progetto EMMAP (Emotional Mapping of Museum Augmented Places).

Un cruciverba, inerenti i temi del panel, è stato distribuito e compilato attraverso la realtà aumentata per rendere più interattiva e attenta l’esperienza di ascolto dei presenti.

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