La casa di Redmond ha pubblicato un bando rivolto al mondo accademico per progetti legati ai visori HoloLens. In palio, cinque premi da centomila dollari e due kit di sviluppo dei dispositivi. Le iscrizioni, riservate esclusivamente agli atenei statunitensi, chiuderanno il prossimo 5 settembre.

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Cinque premi da centomila dollari ciascuno. È quanto mette in palio Microsoft, con un bando riservato alle università e ai centri di ricerca, per sviluppare grazie anche all’aiuto del mondo accademico i visori HoloLens e il proprio progetto di realtà virtuale e aumentata.

 

Lo scopo principale dell’iniziativa della casa di Redmond è capire al meglio il ruolo e le possibili applicazioni dell’olografia nella società moderna. Sono infatti diversi i settori di ricerca proposti da Microsoft ai “concorrenti”.

 

Tra questi, spiccano la visualizzazione dei dati, la collaborazione e la comunicazione del futuro, argomenti legati alla psicologia o alla medicina in generale e così via. I premi in denaro messi a disposizione dal colosso a stelle e strisce, a cui si aggiungeranno anche due kit di sviluppo HoloLens, serviranno agli atenei per finanziare su larga scala i progetti proposti in fase di selezione.

 

Le università interessate – esclusivamente degli Stati Uniti – potranno iscriversi fino al 5 settembre prossimo, tramite la pagina Web dedicata.

 

Realtà virtuale e aumentata saranno con tutta probabilità due delle “next big thing” del mondo informatico. Secondo la società di analisi Css Insight, saranno alcune tra le tecnologie più disruptive del prossimo decennio, con un mercato nel 2018 pari a quattro miliardi di dollari.

 

Tra le due, quella in fase di sviluppo più avanzata sempre essere la realtà virtuale, con i primi visori pronti per arrivare sugli scaffali già nel 2016, spinti dal comparto dei videogiochi.

 

I progenitori più famosi della realtà aumentata, i Google Glass, vivono ancora in una sorta di limbo, con un progetto di occhiali smart che in realtà non è mai decollato.

 

Secondo Luxottica, che ha siglato un accordo con Big G per lo sviluppo dei Glass, i dispositivi sono a buon punto e presto il mondo ne rimarrà estasiato. Le applicazioni di questi affascinanti device sono effettivamente molte, con un particolare “feeling” per il mondo dell’industria e della scienza.

 

Gli stessi HoloLens, ad esempio, hanno preso parte alla sfortunata spedizione del Falcon 9, il vettore spaziale realizzato da Space X esploso nei cieli della Florida solo qualche giorno fa.

I visori dovevano essere consegnati, insieme ad altro materiale, agli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, con lo scopo di facilitare il lavoro in orbita.

 

L’iniziativa di Microsoft e della Nasa si chiama Project Sidekick e vuole dotare gli astronauti di HoloLens per fornire loro illustrazioni olografiche animate, capaci di “posizionarsi” sugli oggetti da riparare e visualizzare così maggiori informazioni tecniche. Al momento, però, è tutto rimandato.

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