Intelligenza artificiale, tecnologia e neuroscienze, super computer, arti artificiali, tutto questo sta cambiando il nostro modo di percepire e comprendere la realtà. I progressi in questi settori sono a velocità crescente. E tutto questo spiana la strada alla fusione dell’uomo con la macchina: alla creazione di cyborg dotati di una maggiore gamma di competenze oltre a quelle “normali” umane.

Gli scienziati prevedono che nei prossimi cinquant’anni l’intelligenza dei robot supererà quella umana. Ma qual’ è la differenza tra cyborg e robot? Se cerchiamo il termine in Rete troviamo: Il termine cyborg o organismo cibernetico (anche organismo bionico) indica l’unione omeostatica (cioè la capacità degli organismi viventi di mantenere un equilibrio interno pur nel variare delle condizioni esterne) costituita da elementi artificiali e un organismo biologico.

Il termine è nato nell’ambito della medicina e della bionica, pur avendo avuto maggior successo nell’immaginario fantascientifico. Se pensiamo ai progressi sopracitati delle tecnologie applicate alle protesi e agli organi artificiali, i contorni tra tra essere umano e cyborg appaiono sempre più attenuati.

 

Prendiamo ad esempio il guanto sensorizzato (vedi immagine) sviluppato presso l’Università di Tor Vergata dal gruppo “Hiteg” (http://www.hiteg.uniroma2.it/) guidato dal prof. Giovanni Saggio, che misura i movimenti naturali della mano di un operatore e li replica fedelmente tramite una mano robotica. Quest’ultima può applicare forze anche molto superiori a quelle esercitabili da una mano umana e può compiere movimenti manuali perfezionati alla manualità operativa, risparmiando tempo e ottimizzando energia.

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Quando si parla di robot, il termine indica una qualsiasi macchina in grado di svolgere più o meno indipendente un lavoro al posto dell’uomo. Il robot è quindi una macchina che svolge una funzione prima operata dall’uomo, e nel caso che quest’ultimo avesse sembianze umane nei movimenti e nella forma, allora viene definito come androide.

Come si vede il cyborg è ben diverso dal concetto di robot e di androide. Nel cyborg abbiamo la fusione e la combinazione tra umano e tecnologico.

Ci sono cyborg che possono vedere il colore ascoltando il suono; altri hanno la capacità di rilevare i campi magnetici; alcuni sono dotate di teleobiettivi per aumentare la loro visione o computer impiantati per monitorare il loro cuore, o per comunicare con un altro computer o per manipolare un braccio robotico come abbiamo visto sopra. E non abbiamo ancora sottolineato l’enorme sviluppo che sta avendo l’intelligenza artificiale. Tutto questo sta accadendo ora e non si può più chiamarla fantascienza.

 

I progressi nella robotica, nell’intelligenza artificiale, nelle neuroscienze, nell’ ingegneria dei materiali, mettono in condizione gli scienziati di creare macchine intelligenti con sofisticate funzionalità simili se non superiori, a quelle umane.

Non è azzardato immaginare che la fusione e la combinazione di così tanta e “intelligente” tecnologia con l’essere umano, compresi i dispositivi di elaborazione impiantati all’interno nel cervello stesso, trasformerà l’uomo da essere biologico in uno basato sulla tecnologia, in grado di evolversi secondo le leggi della tecnologia, più che secondo le leggi di evoluzione biologica.

 

Tuttavia i cyborg, già da ora, ci mettono davanti a precise responsabilità politiche affinchè si possa agire per creare una società giusta ed equa in grado di proteggere le libertà delle diverse forme di vita che emergeranno nel 21° secolo.

 

Sarà un processo graduale e inevitabile. Ma non così graduale da richiedere chissà quanti secoli, ma in tutta la probabilità sarà qualcosa che accadrà in questo secolo o all’inizio del prossimo.

 

Sourced through Scoop.it from: Caosmanagement.it

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