Augmented Reality Solution Supports Surgical Trauma Care

Augmented Reality Solution Supports Surgical Trauma Care

A set of smart surgical glasses with functionality based on augmented reality (AR) and mixed reality (MR) technologies brings a higher level of support to surgical trauma cases.

The Taiwan Main Orthopaedics Biotechnology Co. (Surglasses; Taichung, Taiwan) Foresee-X is a set of smart AR surgical glasses is designed to enhance intra-operative fluoroscopy image synchronization, primarily during orthopedic trauma procedures. Features include image enhancement functions, such as the ability to zoom in and out, allowing surgeons to concentrate on the operational field instead of monitors; reduced radiation exposure for the staff and patient; and improved accuracy by tracking the movements of surgical tools such as puncture needles, trocars, etc.

Image: The Foresee-X augment reality glasses (Photo courtesy of Surglasses)

Image: The Foresee-X augment reality glasses (Photo courtesy of Surglasses)

 

The virtual and actual images are superimposed, and patient bone structure and tissues are fully visible through the smart glasses. In addition to improving overall surgical efficiency, the Foresee-X glasses can reduce OR staff radiation exposure by more than 60% compared to a mobile C-arm used for fluoroscopy. Foresee-X also allows outside observers to view procedures up close through tablet computers, as the device is equipped with an integrated camera with an 80 degree field of view that records video at 30 fps. The device can also collect data for academic purposes.

“The key to smart glasses is the algorithm. Since each person’s eyes have a different focal length, and with the addition of camera lens focus, synchronization would require the aid of high-performance computing,” said Min-Liang Wang, PhD, founder of Surglasses. “Furthermore, if the surgeon changes position during surgery, the image must be adjusted immediately for the new position. All of this can only be achieved by the development of cutting-edge technologies such as 5G and AR/MR.”

“Surglasses has been collaborating with hospitals in Taiwan and Malaysia to set up a specialized trauma center that includes Foresee-X as part of the equipment lineup. The smart surgical glasses are used for numerous kinds of orthopedic procedures including interlocking of nails, pelvic cases, wrists, shoulders, tibia, and many more,” said the company in a press statement. “With accuracy and efficiency as its main advantages, Foresee-X is the first of its kind on the market to provide cutting-edge assistance to surgeons and doctors dealing with trauma cases.”

AR is a term for a live direct or indirect view of a physical, real-world environment whose elements are augmented by computer-generated sensory input. It is related to a general concept called mediated reality, in which a view of reality is modified–possibly even diminished rather than augmented–by a computer. As a result, the technology can enhance the perception of reality.

source: https://www.hospimedica.com/surgical-techniques/articles/294780520/augmented-reality-solution-supports-surgical-trauma-care.html

La prima operazione con gli ologrammi: salvata bimba con un tumore al cuore

Bimba ha un tumore al cuore: salvata a Milano con il primo intervento con gli ologrammi.

I medici durante l’operazione hanno usato una copia perfetta del cuore della bimba. 


L’intervento

La caduta durante una tranquilla giornata in campagna. La corsa all’ospedale più vicino, in Albania, e il tragico referto dei dottori: una grossa massa tumorale, 5 centimetri per 3, proprio accanto al cuore. Quindi la decisione dei genitori di venire in Italia per dare una possibilità alla loro piccola. Una possibilità che è diventata realtà a Milano.

Miracolo dei medici del Policlinico di San Donato, che sono riusciti a rimuovere un tumore dal cuore di una bimba di sei anni – la piccola Melissa – grazie al primo intervento messo a segno in Italia con l’utilizzo della realtà aumentata.

Si trattava, spiegano dall’ospedale meneghino, di un “tumore al cuore che si manifesta improvvisamente, una diagnosi terribile per una patologia rara definita inoperabile. L’intervento era molto rischioso, la possibilità di intaccare e danneggiare i tessuti circostanti al tumore era alta e la letteratura scientifica – proseguono dalla clinica – è stata di poco aiuto, poiché i casi descritti sono rarissimi”.

A MILANO L’OPERAZIONE CON LA REALTÀ AUMENTATA

Eppure al Policlinico l’équipe guidata dal dottor Alessio Giamberti – responsabile di cardiochirurgia delle patologia congenite – ha trovato il modo di salvare la vita a Melissa. L’intuizione vincente di Giamberti e del dottor Massimo Chessa è stata quella di ricostruire il cuore compromesso di Melissa mediante ologramma, “tecnologia molto performante e plasmabile”.

Gli ingegneri biomedici del Politecnico di Milano – Francesco Sturla, Filippo Piatti, Omar Antonio Pappalardo e Giovanni Rossini – hanno creato una copia perfetta del cuore della bimba permettendo così, ricostruiscono dall’ospedale, “di simulare l’intervento, prima in laboratorio e poi in sala operatoria”.

L’intervento per la rimozione del tumore è perfettamente riuscito, così come il secondo intervento per il posizionamento di un defibrillatore.

“L’OLOGRAMMA SALVAVITA”

“L’ologramma ci ha consentito di visualizzare meglio la conformazione della massa e di decidere quale fosse la miglior via d’accesso e la modalità di intervento. In questo caso la tecnologia è stata davvero cruciale, direi salvavita, perché ci ha dato la certezza di poter enucleare il tumore, fortunatamente benigno, senza provocare danni”, ha spiegato il dottor Giamberti.

“L’ologramma è attualmente la tecnologia migliore al supporto del chirurgo. La rimozione era assolutamente necessaria – ha concluso il medico – poiché la massa crescendo avrebbe potuto ostruire il flusso sanguigno dando origine ad aritmie, talvolta mortali”.

Melissa, grazie al suo ologramma “speciale” e ai suoi angeli custodi col camice, adesso dovrà “soltanto” sottoporsi a controlli periodici, ma potrà avere una vita normale e tornare nella sua casa a festeggiare il suo settimo compleanno.

Foto – L’équipe che ha eseguito l’intervento

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fonte: https://www.milanotoday.it/salute/operazione-cuore-ologramma-realta-aumentata.html

Divulgazione e realtà virtuale per la rianimazione cardiopolmonare

Oggi solo nel 15% dei casi viene eseguita la rianimazione prima dell’arrivo dei soccorsi. Se la percentuale aumentasse al 50/60% si potrebbero salvare 100.000 ogni anno.

 

È per questo che, per la prima volta, da quest’anno il 16 ottobre si celebrerà il “World Restart A Heart Day” cioè il giorno mondiale di sensibilizzazione sul tema dell’arresto cardiaco che vedrà iniziative in tutto il mondo con il patrocinio dell’Organizzazione Mondiale della Salute.

In questa occasione, i ricercatori e i volontari di IRC, Italian Resuscitation Council, saranno all’interno del Parco Archeologico del Colosseo a Roma, dalle 10 alle 17 per informare sulle manovre salvavita con dimostrazioni pratiche e con la novità della realtà virtuale: sarà possibile simulare in 3D e in modo realistico una corretta procedura di rianimazione.

I ricercatori e i volontari di IRC saranno accompagnati dai volontari della Fondazione “Giorgio Castelli”, che ha formato alla rianimazione cardiopolmonare gli addetti del Parco Archeologico del Colosseo a Roma e donato 11 defibrillatori all’intera area. È prevista anche la partecipazione di volontari dell’ANPAS, della Croce Rossa Italiana, di Conacuore e di altre associazioni.

Quello del 16 ottobre, però, è solo uno degli eventi della campagna  “VIVA! la settimana per la rianimazione cardiopolmonare”. Durante la settimana che quest’anno è dal 15 al 21 ottobre, saranno organizzati incontri e dimostrazioni pratiche in tutta Italia.

«Vogliamo anche quest’anno attrarre l’attenzione per spiegare come alcune semplici azioni, eseguibili da chiunque, possono salvare la vita di chi è colpito da arresto cardiaco. Per questo la nostra associazione è molto impegnata nella formazione e nella divulgazione: solo nell’ultimo anno abbiamo realizzato oltre 10.000 corsi di formazione rivolti a quasi 130.000 partecipanti tra operatori sanitari e persone comuni con particolare attenzione al mondo della scuola», dice Andrea Scapigliati, presidente di Italian Resuscitation Council e dirigente medico dell’Unità operativa di cardioanestesia e terapia intensiva cardiochirurgica della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli.

«VIVA! rappresenta un’ottima occasione di sensibilizzazione per la popolazione nei confronti della cultura del primo soccorso e delle buone pratiche di rianimazione, cultura di vita e di attenzione ai bisogni primari del prossimo», aggiunge Vincenzo Castelli, presidente della Fondazione Giorgio Castelli onlus e dirigente medico della Unità di Medicina interna dell’Ospedale Vannini di Roma.

Per favorire la diffusione delle manovre salvavita, cioè il massaggio cardiaco, le ventilazioni di soccorso e la defibrillazione precoce, IRC ha creato un nuovo strumento che utilizza la realtà virtuale indirizzato non solo agli operatori sanitari ma anche alla gente comune e agli alunni delle scuole. Indossando il caschetto della realtà virtuale è possibile infatti simulare un primo soccorso su una vittima di arresto cardiaco.

Per favorire l’insegnamento nella scuola, IRC, ha inoltre ormai consolidato l’applicazione per cellulari “Un picnic mozzafiato” dedicato ai bambini della scuola primaria.

L’elenco delle iniziative della settimana VIVA! è disponibile sul sito dedicato all’iniziativa.

 

 

 

fonte: http://www.healthdesk.it/cronache/divulgazione-realt-virtuale-diffondere-rianimazione-cardiopolmonare