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Il sistema AVR Med, basato appunto sulle tecnologie della “Realtà Virtuale” e della “Realtà Aumentata”, permette il miglioramento delle prestazioni del chirurgo attraverso la visualizzazione aumentata delle strutture anatomiche e l’interazione con i modelli virtuali degli organi del paziente realizzati dalle immagini mediche del paziente stesso.Il sistema è composto da tre moduli: pianificazione chirurgica preoperatoria, supporto chirurgico intraoperatorio e training chirurgico su simulatore virtuale. Tutti i moduli utilizzano modelli virtuali 3D degli organi del paziente, che vengono realizzati a partire dalle sue immagini mediche (CT o RMI) tramite opportuni algoritmi di segmentazione e classificazione.

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Dal punto di vista tecnologico, l’utilizzo della “Realtà Aumentata” in chirurgia mini-invasiva permette di fornire al chirurgo una sorta di visione a raggi X delle strutture anatomiche o patologiche interne del paziente, e questo tramite la sovrapposizione di modelli virtuali degli organi a quelli reali del paziente grazie a specifici algoritmi di registrazione.

 

L’utilizzo della tecnologia della “Realtà Aumentata” durante un intervento chirurgico, quindi, permette di ridurre la complessità di alcune metodiche mini-invasive, di diminuire i rischi per il paziente e di accorciare il tempo necessario per eseguire la procedura chirurgica. Inoltre la pianificazione preoperatoria e il training chirurgico sono di tipo patient-based, cioè basati su modelli virtuali degli organi realizzati da immagini dello specifico paziente che dovrà essere operato.

 

«Come ha esemplificato una volta un chirurgo con cui abbiamo lavorato», dice il professor De Paolis, «operare con la “Realtà aumentata” è come guidare un’automobile col GPS, perché si sa con precisione dove ci si trova nel corpo del paziente e sono visualizzati nella loro esatta posizione gli organi interessati dall’operazione chirurgica»."

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