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Un casco da motocicletta con sistema di realtà aumentata integrato nella visiera è il massimo che potrebbe mai desiderare un motociclista. Ovviamente non quello che gira in maniche corte, ciabatte e scodella in testa. Parliamo del vero motard, che sia metropolitano o mototurista.

Fermo restando il fatto che la sicurezza è una priorità assoluta, perché rinunciare alla comunicazione in movimento, la navigazione satellitare, una visione più ampia della strada e magari a qualche strumento di alert?

augmented world‘s insight:

 

"Mi trovavo nel traffico mattutino quando un automobilista disattento mi ha colpito dietro e così sono caduto dalla moto", ha raccontato Ryan Shearman, fondatore di Fusar Technologies, durante l’Augmented World Expo 2014. "Le ruote nel cervello hanno iniziato a girare: come potrei rendere l’uso della moto più sicuro?".

 

La risposta è stata in un cyber-casco che monta una sorta di sistema analogo ai Google Glass. "Guardian" come tutti i caschi statunitensi ha una certificazione DOT, quindi la sicurezza di base è assicurata. Dopodiché monta una logic-board (Arduino?) con sistema operativo Android, due videocamere wide e alcune elementi del visore Epson Moverio.

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