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Immagina di andare in moto senza dover mai girare la testa, neanche per guardare gli specchietti. È un caso piuttosto raro, che può accadere giusto quando sei in pista oppure sei rimasto solo sulla faccia della Terra e hai la strada tutta per te. Ma c’è una terza opzione meno apocalittica, il casco P1 della startup californiana Skully.

augmented world‘s insight:

Nero come la pece, bello, aerodinamico e stampato al laser, ha una fotocamera posteriore che riprende la strada a 180 gradi e poi la invia a un head-up-display, un piccolo riquadro che appare in basso a destra sulla visiera. In pratica guardi davanti e vedi non solo la strada ma anche tutto ciò che accade alle tue spalle e ai lati, senza perdere nemmeno un pezzetto di visuale né intralciare la vista. 

La Skully però ha fatto un passo avanti e a bordo troviamo anche un minicomputer mosso dallo Skully Operating System, un clone di Android che trasforma il casco in un oggettino multimediale da leccarsi i baffi. Grazie al Bluetooth si connette allo smartphone mentre i comandi vocali permettono di ricevere ed effettuare chiamate, scegliere la musica, avere informazioni su meteo e traffico. Non manca ovviamente il GPS che proietta le informazioni direttamente sulla visiera.

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