Se il 2012 è stato l’anno del Social Network, pare che il 2013 sarà l’anno del Cloud Computing, così almeno ci dicono le società di ricerca del settore ed i dati provenienti dalle aziende quotate nelle principali piazze finanziarie mondiali.
Ulteriore elemento indicativo ci proviene dal Regno Unito, uno dei paesi più attivi nel settore, dove lo stesso governo ha deciso di investire milioni di sterline sulla possibilità, per aziende e amministrazioni pubbliche, di lavorare in remoto, in una “nuvola” appunto, al di là delle infrastrutture fisiche e gestendo una mole di dati enorme. Denise McDonagh, direttrice del programma G-Cloud del governo britannico, ha spiegato in un’intervista come prima del cloud computing si dovessero “gestire, con grandi spese, una quantità enorme di infrastrutture. Ora possiamo arrivare agli stessi risultati tagliando costi e procurando risparmio del quale possono sicuramente beneficiare quei contribuenti che vogliono vedere il loro denaro speso bene”.
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