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David Lintichum, in un articolo di InfoWorld, riflette sul gap esistente tra la velocità di conversione al cloud computing di enti pubblici e scuole rispetto a quella delle più grandi imprese del mondo. Secondo un studio svolto da CDW Government, un fornitore di prodotti tecnologici e servizi per il settore pubblico, il 40% delle scuole primarie e secondarie degli USA sta passando al cloud computing per lo storage dei dati, cercando di trovargli anche altre applicazioni con conferenze e collaborazioni, il secondo servizio cloud più usato (36%) dopo Office e gli strumenti per la produttività (33%).Considerando che molti sistemi scolastici sono sottofinanziati, come possono permettersi i servizi cloud? La verità è che non possono farne a meno, perché il cloud computing consente loro di risparmiare.Infatti, enti pubblici statali e locali stanno passando al cloud computing più velocemente delle 2000 imprese più grandi del mondo. Sebbene le ragioni della non adozione della cloud includano la mancanza di chiarezza intorno all’uso di questa tecnologia, in molti casi il vero motivo è semplicemente la paura della novità e dei rischi della migrazione.
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