Il valore della business intelligence risiede nella capacità di analizzare una dimensione di dati che sia coerente con la specifica attività di una qualsiasi organizzazione. Per la stragrande maggioranza delle piccole e medie imprese la tecnologia che ha presieduto questa funzione è stata Excel, il tool di analisi e reporting di Microsoft.
Questa tecnologia è stata per lungo tempo considerata sufficiente per gestire l’intelligence aziendale. Nel frattempo l’emergente mercato della Internet Economy ha proiettato l’analisi dei dati in un contesto più ampio e diversificato aggiungendo alla variabile dei dati strutturati quella dei dati non strutturati, sollevando esigenze di capacità di elaborazione di dati in real-time e su volumi di dati di gran lunga superiori a quelli tradizionalmente trattati all’interno di una organizzazione tradizionale. Le aziende che in passato hanno investito in business intelligence con soluzioni ad hoc considerano ilBig Data come una opportunità per generare nuovo valore, sebbene questo processo non sia né semplice né automatico. Il mondo finanziario, la sanità, la pubblica amministrazione, le utilities, la grande distribuzione, molteplici settori di industry stanno progressivamente orientando la propria intelligence verso un profilo Big Data. Chi prima, chi poi, gran parte di queste aziende metabolizzerà all’interno della propria organizzazione IT tecnologia analitica di nuova generazione trasformando e differenziando lo stack tecnologico associato alla gestione dei dati.
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