Facebook: amicizie e relazioni coi Big Data

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Un motore di ricerca computazionale ha usato i dati aggregati di un milione di utenti Facebook per farne un’analisi tipica di chi adopera i Big Data. Da uno spicchio di popolazione social, uno specchio dell’utenza media, dei suoi status, delle sue relazioni. Una curiosità: mediamente si hanno su Facebook 342 amici, ma sono di più quelli che non ne hanno neppure uno.

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Corredandolo di grafici tipici dei motori di ricerca di questo tipo, Stephen Wolfram, scienziato e imprenditore, ha scritto un lungo articolo sul suo blog che svela numeri e tendenze del social network. Ad esempio, il fattore amicizia sembra essere molto legato all’età: i picchi si raggiungono nella tarda adolescenza, poi il fattore di ultra-popolarità declina molto velocemente.

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Wikidata: un database “open” per Big Data

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Wikidata , nuovo progetto della Wikimedia Foundation (WMF) – che gestisce tra gli altri Wikipedia, Wikitionary, Wikiquote –, è stato lanciato ufficialmente in questi giorni.  

Sulla pagina introduttiva di Wikidata viene fornita questa descrizione, che è anche una dichiarazione d’intenti: “Wikidata è un database secondario libero, collaborativo e multilingua per la raccolta di dati strutturati, che ha lo scopo di fornire supporto a Wikipedia, Wikimedia Commons, gli altri progetti Wikimedia e molto altro”.

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Elemento chiave per comprendere le principali differenze tra Wikidata e Wikipedia sono i “dati strutturati”: sul portale non si troveranno file multimediali o articoli (come accade su Wikipedia), ma pacchetti di dati contenenti informazioni da analizzare. Trattandosi di “dati strutturati” le informazioni potranno essere caricate automaticamente in un gran numero di lingue (agevolando notevolmente l’aggiunta o l’ampliamento di articoli multilingua su Wikipedia) e potranno essere lette e modificate da esseri umani e dalle macchine.

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Google aggiorna Google Apps per aziende su Android con i “Wipe” selettivi

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Parlando di Google Apps per aziende Big G ha da poco introdotto un servizio nuovo che porta sia la sicurezza che la gestione dei dati per le aziende ad un livello molto interessante. Prima di parlarvi delle novità facciamo una differenziazione fra “applicazioni Google” o Google Apps e Google Apps per aziende.

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Le prime sono applicazioni che spesso troviamo preinstallate sul nostro terminale e possono essere Google Play Music, così come il Play Store o anche Google Talk o Hangouts; Google Apps per aziende invece è un contenitore di servizi e viene offerto sotto forma di abbonamento.

In questa nuova offerta del servizio per le aziende Google ha aumentato le politiche di sicurezza ed ha introdotto le seguenti novità:

 

Cancellazione selettiva: rimozione dei dati degli account Google Apps senza cancellare completamente l’utenza dal dispositivo

 

Cancellazione della scheda SD: durante la cancellazione dei dati su un terminale sarà possibile eliminare anche i dati presenti su scheda di memoria esterna

 

Device Policy app: forza l’uso delle politiche di sicurezza richiedendo l’ultima versione dell’applicazione Device Policy

 

Configurazione WiFi: consente di gestire in remoto le impostazioni WiFi di ogni terminale Android gestito dall’azienda

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Cloud Computing in Italia, c’è crescita ma ancora molto da fare

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L’ultimo rapporto dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service della School of Managementdel Politecnico di Milano contiene i risultati della Ricerca 2013 condotta con l’obiettivo di analizzare il mercato del cloud e la sua diffusione nel nostro Paese, stimandone opportunità e criticità e facendo anche chiarezza sui corretti piani d’azione.

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Questo secondo rapporto ha preso in esame 201 grandi organizzazioni (con più di 250 addetti) e 507 PMI. Secondo la ricerca si parla di un mercato che vale 493 milioni di euro e che è cresciuto nel 2013 dell’11 per cento. Gli investimenti delle grandi imprese sono aumentati del12 per cento e rappresentano il95 per cento del totale, mentre quelli delle piccole realtà, pur essendo cresciti del 16 per cento, rappresentano solo il 5 per cento con una spesa complessiva pari a 21 milioni di euro.

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Big Data: le aziende non sono in grado di sfruttarli per fronteggiare le minacce

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Uno studio McAfee sui Big Data della sicurezza rileva che solo il 35% delle aziende riesce a rilevare rapidamente le violazioni alla sicurezza e il 58% archivia i dati relativi alla protezione per tre mesi o meno

 

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McAfee ha rilasciato uno studio da cui emerge come le aziende a livello globale non siano in grado di sfruttare la potenza dei Big Data relativi alla sicurezza. Secondo il report intitolato ‘Needle in a Datastack’ (che allude alla ricerca dell’ago nel pagliaio), le aziende sono vulnerabili alle violazioni alla sicurezza a causa della loro incapacità di analizzare correttamente o immagazzinare big data.

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Nel Business Intelligence la chiave per un ROI più elevato

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Le soluzioni di Business Intelligence (BI) possono offrire un utile concreto sugli investimenti (ROI, Return On Investment). Queste soluzioni rappresentano la classe emergente di applicazioni IT che utilizzano risorse di informazione per supportare un processo decisionale ottimale e che possono contenere i costi di esercizio di un’azienda aumentando l’efficienza operativa, riducendo il costo totale di proprietà e ottimizzando i processi aziendali a lungo termine.

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 I vari tipi di ROI che possono beneficiare dei vantaggi offerti da una soluzione di Business Intelligence includono aumento delle entrate, protezione dei margini, riduzione, e talvolta annullamento, dei costi e contenimento del costo di capitale. Le aziende possono inoltre riscontrare alcuni vantaggi intangibili, ma di valore strategico, per esempio maggiore rapidità nella generazione di report, ottimizzazione delle informazioni di gestione, miglioramento del processo decisionale e aumento della produttività degli utenti.

Esistono molti altri potenziali vantaggi derivanti dall’utilizzo di soluzioni di Business Intelligence, tra cui efficienza superiore, maggiore soddisfazione dei clienti, riduzione dei rischi e livello di attrazione strategico. È inoltre disponibile una grande varietà di tecniche e strumenti, quali data mining, analisi predittiva e visualizzazione dei dati, utilizzati per fornire preziose informazioni relative a parametri aziendali passati, presenti e futuri.

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